“Ogni vino, nasce dalle mani e dalla cura di chi lo produce”.
E se ad unirsi sono le mani di tanti “consumatori” che si improvvisano “vignaioli per un giorno”, alla generosità della terra e alla perizia del cantiniere si aggiungeranno ingredienti speciali come la passione, l’entusiasmo, il rispetto, la condivisione intorno ad un prodotto che – prima di ogni altra cosa – evoca la storia e racchiude l’identità di un territorio. Quello di Vittoria, in questo caso. Nel cuore della patria dell’unica Docg siciliana, il Cerasuolo, Maggio Vini ha celebrato la Festa della Vendemmia, rendendo onore ai grandi entusiasmi e alle grandi fatiche che sempre accompagnano la raccolta dei grappoli di Nero d’Avola e Frappato che daranno vita alle grandi etichette che portano nel mondo il nome di quest’area di produzione di eccellenza. Quasi conclusa l’intensa vendemmia di quest’anno, di cui presto si potranno definire i risultati qualitativi, certamente influenzati da una stagione quantomeno singolare dal punto di vista climatico, che sembra aver posto le premesse migliori, Massimo Maggio ha voluto aprire quest’esperienza al pubblico, invitandolo a tuffarsi in questo viaggio a ritroso dalla bottiglia al vigneto, per scoprire dove e come crescono le viti, quali sono le loro caratteristiche e come si esprimono, qual è il momento migliore per raccogliere i grappoli, cosa succede quando arrivano in cantina e iniziano il lungo processo di vinificazione. Imprenditori, professionisti, giornalisti, rappresentanti delle associazioni di categoria e delle istituzioni del territorio, ma principalmente le famiglie e i bambini, piccoli, entusiasti ed efficacissimi vendemmiatori, tutti hanno accettato l’invito a “sporcarsi le scarpe” sulla terra rossa da cui nasce il Cerasuolo, perdendosi a giocare (ma non troppo) tra i filari della bellissima Vigna di Pettineo, una piccola grande oasi, espressione della biodiversità locale, dove Massimo Maggio coltiva in modo biologico anche Grillo, Pinot Nero e Pinot Grigio. Con la Festa della Vendemmia si avvia a conclusione la raccolta di quest’anno: adesso si lavora in cantina, con grandi aspettative per un’annata che promette davvero belle sorprese.